giovedì 29 marzo 2012

Interrogazione urgente a risposta scritta

Al Presidente del Consiglio Regionale Interrogazione urgente a risposta scritta Oggetto: Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i ciechi Il sottoscritto Angelo Bonelli, Capogruppo dei Verdi Premesso che: - Numerosi genitori di ragazzi ciechi, di assistiti del Centro Regionale S.Alessio e Margherita di Savoia per ciechi e di affittuari non vedenti di abitazioni di proprietà di tale Centro si sono fatti promotori di una iniziativa di raccolta adesioni, attraverso la rete, a sostegno di una richiesta rivolta alla Presidente Polverini per le dimissioni dalla carica di Presidente del Centro del Dott. Gianluca Lucignano; - I genitori contestano il comportamento fin qui tenuto dal Presidente, che avrebbe operato, con interventi destabilizzanti e disgregativi, tra cui: a) la mancata conferma del personale specialistico e l’assunzione di personale per lo più ospedaliero con conseguente annullamento della continuità assistenziale e con detrimento del processo riabilitativo specifico per ciascun utente del Centro; b) il non voler rinnovare i contratti di locazione ed il presunto accanimento con lettere di sfratto ai privi di vista non morosi che hanno i titoli per rimanere negli alloggi donati proprio ad uso dei ciechi; c) il rifiuto di ricevere utenti, inquilini, dipendenti e le associazione di categoria che da mesi chiedono udienza; d) l’adozione di decisioni senza prendere in considerazione il parere del Comitato di programmazione e di sorveglianza (artt. 13 e14 della Statuto) evitando così un doveroso confronto con i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria. Considerato che: - Secondo i promotori della petizione risulterebbe un peggioramento della situazione nel Centro dalla nomina, prima a Commissario e poi a Presidente del Centro, del Dott. G. Lucignano che, a quanto pare in mancanza della pubblicazione del suo curriculum – pubblicazione stabilita per legge (L. 69/2009) – non è ben chiaro se sia in possesso dell’esperienza e delle competenze necessarie al ruolo ricoperto; - Secondo i promotori della petizione il Dott. Lucignano, nell’assumere la conduzione del Centro, avrebbe subito assunto una posizione opposta e contraria a quella che la legge n.207 del 2001 e lo Statuto del Centro determina (art.7) avendo cioè disconosciuto il principio della distinzione tra le competenze e le responsabilità di indirizzo, controllo e programmazione spettanti al Presidente e le competenze e responsabilità di attuazione e gestione spettanti ai dirigenti, nel quadro di una armonica collaborazione tesa al raggiungimento delle finalità determinate dalla legge e degli obiettivi di efficacia, economicità e trasparenza dell’azione amministrativa (DRG.40/2008). Egli non avrebbe proceduto, come era suo dovere, con la collaborazione corale dell’apparato amministrativo, di quello psico-socio-sanitario/riabilitativo e di quello pedagogico-didattico-formativo, ad una ricognizione approfondita e puntuale dello stato organizzativo, dell’andamento delle varie attività e dei servizi erogati, della utilizzazione delle risorse disponibili, da quelle professionali a quelle patrimoniali delle diverse articolazioni dipartimentali per elaborare una corretta misurazione quali-quantitativa dei fabbisogni effettivi, per determinare una equilibrata pianta organica, quantificare i costi, ai fini della definizione degli obiettivi a breve a medio ed a lungo termine da conseguire attraverso una programmazione formulata con la condivisione e la partecipazione attiva di tutti i collaboratori , dipendenti e non, operanti nel Centro. Tenuto conto che: - Il Presidente ha inviato cento lettere agli affittuari ciechi con la minaccia di sfratto, normale compito di gestione esecutiva quale il monitoraggio dei contratti di affitto per il rispetto delle scadenze e per l’aggiornamento del canone. Con tale azione il Presidente avrebbe invaso l’area di attività di competenza dei dirigenti e dei responsabili delle diverse unità operative compiendo o facendo compiere atti propri della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa e della organizzazione delle risorse umane, strumentali e dei mezzi; - In tale contesto il Presidente avrebbe disposto di non rinnovare il contratto di collaborazione a tre dipendenti che svolgevano la loro attività da circa 12 anni, procedendo inoltre alla dislocazione di talune unità lavorative da un ufficio all’altro, scavalcando la scala gerarchica. Avrebbe inoltre, senza alcuna deliberazione, chiamato professionisti ed esperti esterni per svolgere attività di ricognizione e di controllo del lavoro svolto in taluni servizi e per fare impartire direttive ai dirigenti chiedendo loro, in riunioni dagli stessi convocate e condotte e per iscritto, progetti e proposte con la predisposizione di report in termini di budget. Sarebbero stati cosi ammessi ad operare negli uffici del Centro medici del policlinico Gemelli, esperti in contabilità ed in marketing, legali ed un esperto il cui cognome è lo stesso del Presidente del Centro; - il Dott. Lucignano avrebbe dato l’incarico ad un esperto di sua fiducia per una ulteriore stima sul valore della tenuta di Presciano (SI) concessa in locazione alla Clovis International spa per un canone irrisorio di 300.000 euro, come riportato nel bilancio di previsione 2011 approvato nel mese di gennaio ed a condizioni discutibili, quali la misura fissa del canone per un trentennio, ad eccezione della variazione annuale sulla base dei prezzi Istat. Ma da tale incarico professionale a tutt’oggi non sarebbe scaturita alcuna decisione se non quella di avere in sostanza avallato la deliberazione presa nell’aprile del 2010 di transigere alle sopra riportate condizioni e di annullare il ricorso presentato avanti al Tar Lazio dalla sopra citata società a seguito della rescissione del contratto stipulato nel 2004 nell’esercizio del potere di auto-tutela e dopo che il Consiglio di Stato aveva accolto le ragioni del Centro. La tenuta di Presciano, come riportato dalla stampa nazionale, consta di 28 poderi coltivati a vigneto e ad uliveto, di 60 casolari antichi e si estende su una superficie di 25 mila mq, con un valore che si aggirerebbe intorno ai 55/60 milioni di Euro; - in relazione al suo valore è stato stimato che il rendimento della tenuta non dovrebbe essere minore di cinque-otto volte dell’attuale canone di 300.000 Euro; un siffatto rendimento equamente rivalutato consentirebbe al Centro di elevare qualitativamente e quantitativamente i servizi assistenziali e le prestazioni a favore dei suoi assistiti, senza deficit di bilancio. Considerato che: - Il Dott. Lucignano nell’arco di tempo del suo incarico di circa nove mesi ha già nominato tre Direttori generali e ad agosto prossimo, quando scadrà il vigente contratto, dovrà procedere alla nomina del quarto Direttore generale. In tale tripla operazione si collocherebbe anche la nomina del Direttore amministrativo a Direttore generale dal settembre 2010 al febbraio 2011 senza rispettare la norma di legge che dispone per il dipendente chiamato ad assumere le funzioni di Direttore generale l’obbligo della aspettativa per il posto di ruolo occupato ( L.165/2001 e s.m.e i.); - Sempre a quanto pare esercitando poteri propri dell’area della dirigenza e svolgendo funzioni proprie della gestione amministrativa il Presidente, all’insaputa dei responsabili del servizio riabilitativo e della direzione sanitaria, avrebbe condotto personalmente e conclusa una trattativa con l’Ospedale pediatrico del Bambin Gesù (ospedale di Polidoro), sottoscrivendo, a quanto si dice senza avere la legittimazione e la specifica competenza della materia trattata, una convenzione che alla prova dei fatti risulterebbe svantaggiosa per il Centro in termini di esperienze professionali, costi, regolarità e continuità dell’assistenza, considerato che i medici ospedalieri, dipendenti a tempo indeterminato, curano soltanto bambini e le loro prestazioni rese nell’ambito delle strutture del Centro in sostituzione di quelle finora rese fin qui dai professionisti con contratti di collaborazione o di lavoro autonomo graverebbero sul bilancio del Centro con un onere maggiorato di circa il 35/40 % rispetto alla spesa sostenuto al 31 dicembre 2010. La convenzione sottoscritta dal Dott. Lucignano il 28 gennaio 2011e poi ratificata con deliberazione del Direttore generale pro-tempore il 3 marzo 2011, quanto meno con irrituali procedure e con modalità inusuali, risulterebbe del tutto generica e senza alcuna indicazione specifica in ordine alla realtà della assistenza riabilitativa, alla tipologia delle patologie degli utenti del Centro, alle modalità organizzative, alla elaborazione dei progetti per ciascun utente, alla elaborazione delle cartelle cliniche ed all’assolvimento degli impegni derivanti dall’accreditamento con il servizio sanitario regionale; - Il Dott. Lucignano, aderente alla compagnia dell’Opus Dei, come risulterebbe dal sito informatico, è il Direttore delle relazioni esterne, istituzionali ed internazionali dell’Università Campus Bio Medico di Roma dell’Opus Dei, collabora con l’ufficio delle relazioni esterne del policlinico Gemelli, è componente del Gruppo di lavoro del progetto Roma per l’Expo 2015, ha rapporti con l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù per le convenzioni stipulate con il Campus Bio Medico e con la Fondazione G.B. Bietti – studio e ricerca in oftalmologia – ed il Presidente dell’Università è anche Consigliere di tale Fondazione ed un componente del Comitato di consulenza ed indirizzo dell’Università è anche il Direttore scientifico dell’Ospedale Bambin Gesù; - In correlazione con la suddetta operazione il dott. Lucignano avrebbe dato disposizione al Direttore generale pro tempore di predisporre una deliberazione per stabilire non già il rinnovo annuale dei contratti in atto, ma soltanto un prolungamento dell’incarico per 22 giorni, fino al 31 gennaio, per i professionisti e fino al 31 marzo per i tecnici della riabilitazione, deliberazione che, a quanto pare senza motivazione e senza aver consultato gli interessati, sarebbe stata assunta nonostante il parere contrario del Direttore sanitario, con data retroattiva. In tale contesto si collocherebbe la decisione, della quale non si conoscerebbero le motivazioni, di non rinnovare al Direttore sanitario l’incarico conferitogli nel luglio del 2007; - In aggiunta a ciò a quanto pare senza alcuna procedura selettiva il dott. Lucignano ha dato disposizioni per attribuire i seguenti incarichi: a sostegno dell’attività di comunicazione dell’Ufficio istituzionale e relazioni esterne dal 7 febbraio al 31 dicembre 2011, in favore di C.S.; per assistenza amministrativa e fiscale per il 2011 allo Studio V; per collaborazione all’ufficio giuridico dal 15/2 l 31.12.2011 all’avv. T.P. - Recentemente, su deliberazione del Direttore generale, il Presidente del Centro con proprio atto n.5, ha predisposto un avviso pubblico per ricerca partnership con società specializzata nella “formazione esperienziale di natura manageriale su tematiche comportamentali e tecniche” (20.02.2011). Non è dato sapere gli obiettivi di tale richiesta, né se siano stati individuati ed indicati i meccanismi di funzionamento e di coordinamento del partenariato, le metodologie di lavoro ovvero le procedure per la gestione dei progetti, i soggetti/organi responsabili delle attività da svolgere nonché i metodi ed i meccanismi di diffusione delle informazione e così via. Certo è che appare quanto meno originale la suddivisione dei ruoli: la deliberazione la assume il Direttore generale e la formulazione del testo dell’avviso la esegue il Presidente. Il Presidente prima sottoscrive convenzioni e poi il Direttore generale le delibera. Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Giunta Regionale, per sapere: se non intende attivarsi immediatamente affinché: 1) siano forniti elementi utili per sapere se il Dott. Lucignano ha relazionato sulle iniziative prese e su quelle che intende prendere e sulle cause e sui motivi ostativi in base ai quali, nel rispetto delle sue attribuzioni istituzionali, non avrebbe provveduto: a) a modificare lo Statuto del Centro che non prevede l’assistenza agli ipovedenti ed ai pazienti in età evolutiva; b) ad adottare il bilancio economico pluriennale di previsione nonché del bilancio preventivo economico relativo all’esercizio successivo ( art.14 d.lgs.207/2001); c) ad introdurre la contabilità analitica per centri di costo e di responsabilità in modo da proceder all’analisi comparativa dei costi, dei rendimenti e dei risultati; d) ad aggiornare il regolamento interno in conformità alle norme statutarie ed a quella del d.lgs 165/2001 e s.m.i; e) a regolarizzare ed a stabilizzare tutti i rapporti di lavoro dei non dipendenti in ruolo nel senso del superamento dei contratti che si riferiscono a prestazioni e ad atti che attengono alle normali funzioni istituzionali del Centro e non a prestazioni occasionali o straordinarie ovvero particolari; f) alla acquisizione degli indirizzi e degli obiettivi del Comitato di programmazione e di sorveglianza per la programmazione delle attività didattiche, formativa- riabilitative e socio assistenziali. 2) Sia valutata l’opportunità di nominare una Commissione di indagine per accertare la verità dei fatti e le responsabilità della discutibile gestione della tenuta di Presciano (SI) 3) Sia valutata l’opportunità di accertare se nello stipulare la convenzione con l’Ospedale pediatrico del Bambin Gesù e quella recentemente deliberata con la fondazione G.B. Bietti con un incarico professionale presso il Centro ad un oculista della Fondazione (M.B.) non si sia dato luogo ad una fattispecie tipica del conflitto di interesse. 4) A fronte delle presunte illegittimità commesse, della presunta dispersione delle comprovate esperienze, della presunta sottovalutazione ed azzeramento del patrimonio professionale del servizio assistenziale- riabilitativo, sia valutato l’operato sopra descritto e, qualora lo ritenga opportuno, siano poste in atto iniziative finalizzate a restituire serenità ed equilibrio all’ambiente dei servizi assistenziali della riabilitazione, valutando anche il possibile reintegro sul posto di lavoro delle professionalità allontanate. 5) Nel caso sia rilevato che la condotta del dott. Lucignano risulti essere caratterizzata da presunte illegittimità, se non da elementi propri della fattispecie dell’abuso di potere volto a danneggiare alcuni ed a favorire altri, sia valutata con immediatezza l’esigenza, nell’interesse generale, dell’Istituto e per offrire ai ciechi ed agli ipovedenti una assistenza sempre più qualificata ed un sostegno sostanzioso per i più bisognosi, di chiedere al Dott. Lucignano di rassegnare le dimissione da Presidente del Centro in considerazione anche del fatto che egli ha molteplici occupazioni redditizie e che potrà impegnare proficuamente le sue capacità professionali in altri settori di attività più congeniali alla sua preparazione ed alle sue attitudini naturali e professionali.

Nessun commento:

Posta un commento